Per tanti conosciuti come Piazza Umberto I, per tanti come la “famosa piazzetta” al centro dell’isola, chi vive a Capri conosce un unico modo di chiamarla, ossia “a chiazz”. Il vero cuore del territorio caprese, l’anima, il biglietto da visita per chiunque decida di visitare la meraviglia naturale dell’isola. La Piazzetta ha una storia molto, molto antica, dalle mille sfumature e tradizioni: vediamola insieme!

La storia della Piazzetta

Le origini della Piazzetta risalgono all’età greca, periodo in cui era arroccata lungo il perimetro delle mura difensive che difendevano Capri dagli attacchi esterni. Di quelle mura, oggi restano soltanto gli blocchi che si ammirano dalla terrazza della piazza.

Quando furono distrutte queste mura? Durante l’età romana, in particolare nel periodo legato alla Pax Romana, in cui vennero demolite proprio perché ritenute inutili.

Le pietre cadute dalle mure vennero utilizzate dagli abitanti per sistemare al meglio i propri giardini personali. In quella zona dell’isola, il conte Giacomo Arcucci decise di costruire la sua elegante dimora, frontalmente a via Longano, nei pressi della Chiesa di Santo Stefano e della Chiesa di Santa Sofia, che verrà poi abbattuta. Per la sua posizione sopraelevata, questa dimora sconvolse l’architettura dell’isola, pertanto venne denominata in unione a tutti gli edifici che da lì a poco sarebbero sorti, dalle medesime dimensioni, “Case Grandi”.

Lo spazio che intercorreva tra le varie costruzioni andò a delimitare quella che attualmente viene chiamata la piazzetta. Inizialmente questo spazio era riservato alle esercitazioni nelle operazioni di difesa.

Nella metà del 600, l’isola subì una brutta epidemia di peste e anche lì la piazza assunse un ruolo fondamentale: tutti gli indumenti delle persone contagiate dalla malattia furono lì bruciati e in simbolo di rinascita, di credo e religione, venne eretta la cappella votiva a San Sebastiano.

In seguito, la piazza rappresentò la sede del mercato locale, di processioni religiose e feste popolari.

 

La riqualificazione della Piazzetta: da mercato locale a cuore dell’isola

 

Nell’Ottocento, la piazza fu oggetto di operazioni di riqualificazione: venne aperta la prima farmacia e da lì in poi fu invasa da tantissimi esercizi pubblici, che la trasformarono nel salotto dell’isola, il biglietto da visita per chiunque approdasse.

I passaggi fondamentali di questa trasformazione furono:

  • la costruzione nel 1877 della strada per Marina Grande;
  • l’intitolazione della piazza al re Umberto I d’Italia;
  • l’inaugurazione della funicolare ad essa collegata;
  • l’apertura del bar il “Gran Caffè Vuoto” tra il 1934 e il 1938.

 

Cosa visitare nella Piazzetta?

 

Dalle scale principali dell’isola è possibile raggiungere l’ex cattedrale di Santo Stefano e il Centro Caprense. Seguendo questa direzione, si arriva alla parte più antica dell’isola, attraverso gli stretti vicoli e passando per l’aranceto delle Teresiane.

All’angolo, troviamo la Torre dell’Orologio, simbolo della Piazzetta, le cui campane suonano ad ogni quarto d’ora.

Da visitare inoltre:

  • Via Camerelle;
  • il belvedere della funicolare;
  • la Chiesa Sant’Anna.

 

Come raggiungere la Piazzetta?

 

Ecco le seguenti indicazioni:

  • Se partite dal porto turistico di Marina grande, è possibile raggiungere la piazzetta con la funicolare. Una corsa dalla durata di 4 minuti;
  • Sempre dal porto, potete raggiungere l’isola con gli autobus e con il servizio taxi, o noleggiare un motorino, ricordando sempre che i centri storici sono a zona pedonale, e quindi è possibile muoversi soltanto a piedi.