Punta Carena è il confine tra il mare e il cielo, tra l’immensità e la natura, tra l’infinito e la terra. Nell’antichità veniva chiamata Punta di Limmo, dal latino limen, che significa appunto confine.

A costruire il muraglione alle spalle del Faro, furono gli inglesi all’inizio del 19esimo secolo, per proteggere, difendere e mettere al riparo l’isola da eventuali attacchi. La lanterna del faro invece venne costruita nel 1866, e rientra tra le più belle e importanti del Mar Tirreno. Basti pensare che è il secondo faro più grande in Italia, dopo quello di Genova, per potenza e illuminazione.

Per evidenziare e capirne l’unicità, è essenziale ripercorrere la storia della sua costruzione, che ebbe inizio nel 1862. Era il periodo del regno borbonico delle due Sicilie quando venne edificato e acceso per la prima volta 14 anni dopo, precisamente nel 1876.

Ai piedi del faro, troviamo il lido. Se chiediamo agli abitanti, agli amanti e ai visitatori di Capri quale sia la spiaggia più bella dell’isola, rispondono “Faro di Punta Carena”. In realtà non si tratta di una vera e propria spiaggia ma di una baia rocciosa, dall’acqua cristallina, ideale per chi vuole distaccarsi dalla folla che invade Marina Grande e godersi attimi di puro relax.

Il momento migliore per visitarla? Il tramonto, quando i raggi solari riflettono sull’acqua del mare dando vita ad una sfumatura di tonalità che conquistano la vista e coinvolgono ogni senso.

Se vuoi vivere un momento all’insegna del romanticismo, se vuoi godere attimi di tranquillità, se vuoi emozionarti con un panorama unico, devi assolutamente visitare il faro di Punta Carena.

E’ possibile raggiungerlo sia in autobus, che a piedi, seguendo queste indicazioni:

  • In autobus: Linea Faro – Anacapri – Terminal a Piazza della Pace
  • A piedi lungo Via Nuova del Faro. Tempo di percorrenza dal centro di Anacapri circa 1 ora